Paco Estrada (Francisco Estrada Lauret) è un illustratore e visualizer che vive e lavora a Milano come free-lance, per le più importanti agenzie di pubblicità italiane ed europee. I suoi lay-out, storyboard e animatic sono apprezzati, oltre che per la qualità del disegno e la fedeltà all’idea creativa, anche per il loro valore aggiunto: il lavoro non si limita infatti ad una semplice esecuzione delle linee indicate dall’agenzia, ma si amplia all’interpretazione e a suggerimenti sul’art-direction.

Da ricordare, in primis, la campagna istituzionale TELECOM 2004 con soggetto “Gandhi”, ideata dalla coppia creativa Cremona/Bernardi dell’agenzia Young&Rubicam. In questo caso, l’idea creativa già forte di per sè, acquistò con lo storyboard di Estrada la forma definitiva al punto che il regista Spike Lee, al momento delle riprese del film, utilizzò lo storyboard come sceneggiatura, rispettando le inquadrature ideate dal visualizer.

Fra le innumerevoli agenzie e clienti con i quali ha collaborato si ricorda la JWT con Armando Diaz come direttore creativo per le campagne YOMO, la Pirella&Goettsche per LORO PIANA e BARILLA, la Young&Rubicam, con i direttori creativi Roberto Pizzigoni e Aldo Cernuto per TELECOM, DANONE e ancora per BARILLA, la Ogilvy&Mather con Paolo Tognoni per la campagne GALBANI.

Paco Estrada è nato nel 1949 in Spagna, a Cartagena, città del sud-est nella regione di Murcia. Cresce in un ambiente familiare ricco di stimoli artistici. Sua madre, pittrice, non lo sgrida mai quando usa le pareti di casa come grandi fogli su cui disegnare storielle. Suo padre, amante della letteratura, dell’arte e dei viaggi non esita a spedirlo da solo a Madrid, a soli 10 anni, su un treno postale a vapore affidandolo alla guardia civil, in modo che le sue sorelle, studentesse nella capitale, lo portino al Museo del Prado. E a 13 anni lo fa partecipare ad un interscambio fra organizzazioni giovanili che lo porta a Venezia. La città lo folgora, e ancora oggi lo stupore di quella prima notte sul Canal Grande si rinnova ad ogni nuova visita, che ripete almeno una volta l’anno.

A 17 anni lascia la città natale per Santiago di Compostela dove inizia gli studi di Medicina, ma a 20, a causa di “dissapori” col vecchio dittatore Franco, scappa dal Paese, si rifugia in Italia, abbandona gli studi e si dedica alla prima passione, il disegno.

Inizia a lavorare come illustratore di libri medico-scientifici per la FABBRI e la VALLARDI, poi come visualizer per la storica casa di produzione milanese POLITECNE CINEMATOGRAFICA con il Regista Magrì e i fratelli Beretta, e ancora come illustratore di racconti in settimanali come ANNABELLA.

Alla fine degli anni ’70 si trova fra gli animatori della nascente Associazione di Illustratori Italiana, di cui è stato socio fondatore.

Ama viaggiare, prendere appunti e dipingere “en plein air”, è felicemente sposato con Laura, ha due figlie, Nieves e Francesca e ora ha anche una nipotina, Giulia. Ricorda con tenerezza il suo primo cane, una Labrador di nome Dolly e ora è il compagno di passeggiate mattutine di Febe, un Bovaro del Bernese femmina.